La sede: Palazzo Mazzancolli

L’importanza artistica e storica di Palazzo Mazzancolli nel corso dei secoli merita un breve cenno.

Situato, infatti, al centro della città, nel punto dove via Cavour, antico cardo della città romana, si allarga in una piazzetta triangolare, di fronte alla chiesa di Santa Croce, il suo corpo centrale, costruito nel XV secolo, sui resti di epoca romana, collega due torrioni mozzati medievali dei quali sono visibili le tracce. L’edificio appartenne all’illustre famiglia ternana dei Mazzancolli di cui fecero parte Ludovico, vescovo della città nella prima metà del Quattrocento, e Giovanni uditore della Camera Apostolica. Ereditato dalla famiglia Leoni all’inizio del XVIII secolo fu venduto alla Congregazione di Carità nel 1873 e destinato a sede del Monte di Pietà. In questa prospettiva fu commissionato un progetto di ristrutturazione all’arch. Benedetto Faustini, già autore di opere rilevanti nella città come la sede della Cassa di risparmio. Il restauro, ispirato al gusto ottocentesco di recupero dello stile medioevale, comportò l’apertura di porte, di finestre, e la costruzione di una tettoia per coprire lo scalone esterno che collega il piano terreno con il primo piano.

Nel 1926 il Monte di Pietà lasciò il palazzo che divenne la “casa del fascio”, subendo una nuova ristrutturazione ad opera dell’arch. Gaetano Coppoli. Le pratiche di acquisto dell’edificio da parte del Partito nazionale fascista si concluse nel 1933 e nel corso degli anni successivi furono estese anche alle casupole attigue che davano si vico del Pozzo. Queste furono abbattute e fu ricostruito uno stabile che si raccordava col palazzo monumentale. Dopo la guerra la proprietà passò al Demanio che, nel 1956, l’assegnò in uso al Ministero dell’Interno che lo destinò a caserma della Polizia. Dal 1965, per alcuni anni il Comune di Terni ne ebbe la disponibilità e dal 1970 la zona novecentesca fu affidata all’Archivio di Stato.

Ultimo aggiornamento

31 Luglio 2024, 09:22