Riproduzioni

Ai sensi della legge 4 agosto 2017, n.124 art. 171, sono libere le seguenti attività, svolte senza scopo di lucro, per finalità di studio, ricerca, libera manifestazione del pensiero o espressione creativa, promozione della conoscenza del patrimonio culturale:

  • La riproduzione con mezzi propri di beni archivistici non non sottoposti a restrizioni di consultabilità per motivi di riservatezza o per motivi di conservazione, attuata nel rispetto delle disposizioni che tutelano il diritto d’autore e con modalità che non comportino alcun contatto fisico con il bene, né l’esposizione dello stesso a sorgenti luminosi, né l’uso di stativi e treppiedi, direttamente al proprio tavolo di sala studio per la documentazione in consultazione, previa sottoscrizione con atto notorio di impegno ad accettare le norme in materia di conservazione e tutela, adottate dall’Archivio di Stato di Terni, nonché quanto previsto dall’art.108 del d.l. 22/01/2014, n.42. L’utente dovrà dichiarare, altresì, di essere a conoscenza e di accettare il codice deontologico e di buona condotta per i trattamento dei dati personali per scopi storici (D.Lgs 30/06/1993, n.196).
  • La divulgazione con qualsiasi mezzo delle immagini di beni culturali, legittimamente acquisite, in modo da non poter essere ulteriormente riprodotte per fini di lucro.

Gli operatori dell’Archivio di Stato vigileranno affinché non vi siano modalità improprie della riproduzione che possano rischiare di danneggiare i documenti.

Non è consentita la libera riproduzione di documenti di particolare rarità, antichità e/o fragilità, né di documenti già riprodotti digitalmente dall’Istituto ed esclusi dalla consultazione ordinaria per ragioni di conservazione e sicurezza (Mappe del Catasto gregoriano, archivio dei disegni di Cesare Bazzani, Libri parrocchiali del Comune di Terni, lettere di Gabriele d’Annunzio, collezione di stampe antiche). In questo ultimo caso si provvede al rilascio gratuito all’utente della riproduzione disponibile.

Ai fini della salvaguardia dei materiali, non è possibile riprodurre per contatto:

  • materiale anteriore al 1860;
  • pergamene;
  • mappe;
  • volumi, registri, fascicoli rilegati;
  • veline e documenti su supporti fragili e a rischio di ulteriore deterioramento.

Non è altresì consentita la riproduzione di intere unità archivistiche.

Qualora gli utenti non intendano avvalersi de mezzo proprio, possono prenotare le riproduzioni presso la segreteria della sala studio, previo pagamento del canone minimo fissato dal Tariffario ministeriale e la compilazione del modulo di richiesta, con l’indicazione del fondo archivistico, del numero identificativo di ciascuna unità di conservazione e la segnalazione con strisce di carta sulla medesima unità, del fascicolo e del singolo documento di cui richiede la riproduzione.

Le richieste e il ritiro possono essere effettuati durante l’orario di apertura.

 


Pubblicazione

Qualora lo studioso intenda pubblicare le riproduzioni, dovrà comunicare all’Istituto l’elenco, in carta semplice, dei documenti, indicando la segnatura archivistica, con l’obbligo di consegnare poi una copia analogica o digitale dell’elaborato.

Ultimo aggiornamento

15 Luglio 2024, 10:27